top of page

L'AMORE IN CASA RASPONI

Entrando nel Palazzo della Provincia di Ravenna e attraversando il suo giardino, si può fare un salto indietro nel tempo! Un tempo in cui, in quel luogo, vivevano i membri di uno dei rami della famosa famiglia Rasponi di Ravenna. Una famiglia che, nei secoli, ha fatto il bello e il cattivo tempo in città! Ma questo ve lo racconteremo un'altra volta...


Fu Cristino Rasponi a far costruire il palazzo e lo arricchì con opere d'arte di ogni tipo! Ci visse con la sua adorata moglie Maria Laderchi! Ma la perse troppo presto! Quel giardino lo aiutò a lenire il dolore!


A ricordarci il loro amore, all'ingresso del Palazzo della Provincia, ci sono i loro volti, scolpiti per sempre nel marmo da due grandi scultori come Bertel Thorvaldsen e Gaetano Matteo Monti! Quei busti sono stati lontani da Ravenna per tanti anni!

A "ricostruire" quell'amore è stata, vent'anni fa, una donna, Elsbeth Ottenbacher! La donna, nel 1941, aveva sposato, pensate un pò... l'ultimo discendente del ramo della nobile famiglia, Pio Rasponi! Anche lei si era innamorata di un Rasponi! Lei, pattinatrice sul ghiaccio e lui, giocatore di hockey su pattini a rotelle, si erano conosciuti durante un campionato sportivo internazionale!

Elsbeth, diventata a tutti gli effetti una Rasponi, era diventata anche erede di quei due busti, passati di padre in figlio, che, nel 2000, ha deciso di restituire alla città di Ravenna e che, da allora sono romanticamente ritornati al luogo per il quale furono creati!


Vi lasciamo con i versi d'amore di Cristino Rasponi per la sua bella Maria:

Solo i' n' andava per vago orticello In compagnia di mie tristi pene, Quand'ecco da chiarissimo ruscello Donna emerger ch'un tempo era 'l mio bene: E come a fortunato pastorello Che la diletta sua scontrare avviene Io l'abbraccio, Ella me...ma sul più bello... Ne perdetti di nuovo ogni mia speme. Eppure per lo divino e dolce incanto Della sua vista e delle care membra Da strema gioja m'irrigai di pianto: Talchè compreso da sì immenso amore Anco tuttora di toccar mi sembra L'imago di colei ch'ho sempre in core.

(Cristino Rasponi all'avvocato Antonio Vaselli: versi, Firenze, Stamperia Granducale, 1831)




bottom of page