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la basilica di San Francesco a ravenna nel sesto centenario della morte di dante alighieri

La Basilica di San Francesco è uno degli edifici cardine della città di Ravenna. In vista delle celebrazioni per i seicento anni dalla morte del Sommo Poeta (1921) la chiesa fu oggetto di una massiccia opera di restauro diretta dal sopraintentente Giuseppe Gerola, che vide la rimozione degli elementi introdotti in epoca barocca (fra i quali il controsoffitto con volte a crociera e gli intonaci che caratterizzavano le pareti esterne e interne) al fine di recuperare “ciò che Dante aveva contemplato” (Santi Muratori). Lo stesso anno Don Giovanni Mesini si fece promotore di un progetto che prevedeva la realizzazione di un ciclo di affreschi a tema dantesco con la seguente motivazione: “E i muri e l’abside, troppo nudi e squallidi, attendono la decorazione pittorica, che ispirata alla più alta poesia del Cristianesimo, con armonioso completamento, faccia della chiesa il più bel monumento alla gloria del Poeta Divino”. Venne indetto dunque un concorso fra gli artisti italiani con la specifica richiesta di un progetto che prevedesse le esequie nella controfacciata, il Purgatorio e l’Inferno nelle navate laterali, e il paradiso nell’abside. I bozzetti presentati furono diciotto e il concorso fu vinto da Aldolfo de Carolis ma l'ardito progetto, cui peraltro Giuseppe Gerola e Corrado Ricci si erano mostrati avversi, rimase incompiuto.

Questa è la ragione per la quale la basilica ci appare ancora oggi con un suggestivo mattone a vista che peraltro nulla ha a che fare con l’edificio originario per come lo descrive nel IX secolo Andrea Agnello nel Liber Pontificalis Ecclesiae Ravennatis, né tantomeno con quello che doveva essere l’aspetto dell’edificio all’epoca dei funerali danteschi (basti pensare ai lacerti di affreschi trecenteschi superstiti nella cappella polentana). A noi restano oggi alcuni bozzetti realizzati dagli artisti che parteciparono al concorso (fra i quali Adolfo de Carolis, Guido Cadorin e Carlo Wostry, che ottennero rispettivamente primo, secondo e terzo posto) e che ora potete ammirare nella nuovissima CASA DANTE a Ravenna. Noi guide turistiche non vediamo l’ora di accompagnarvi in questo straordinario viaggio attraverso arte, memorie e reperti, legati al sesto centenario della morte di Dante!









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