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la campana in memoria di dante alighieri

Mentre fervono i lavori di ristrutturazione della zona dantesca in vista delle celebrazioni per il settimo centenario della morte del Sommo Poeta, vogliamo focalizzare oggi l’attenzione su un elemento estremamente simbolico che caratterizza questo angolo di Ravenna: la campana donata dai comuni italiani nel 1921, in omaggio al sesto centenario della sua scomparsa. Tale campana, oltre a ricordarci, con i suoi tredici rintocchi serali, che la dipartita del poeta avvenne nella notte fra il 13 e il 14 settembre, è un richiamo alla classica condizione psicologica che attanaglia un qualsivoglia viaggiatore al suono che indica la Compieta, e cioè una stretta al cuore per la nostalgia di casa e dei propri affetti. Questa malinconia viene descritta da Dante nel corso del primo tramonto purgatoriale, giunto nella valletta dei principi negligenti:

«Era già l’ora che volge il disio ai navicanti e ‘ntenerisce il core lo dì c’han detto ai dolci amici addio; e che lo novo peregrin d’amore punge, se ode squilla di lontano che paia il giorno pianger che si more». (Purg. VIII, 1 - 6)


Il riferimento è chiaramente quello alla condizione di esule del poeta, ma alla nostalgia data dell’abbandono di quella che era la propria patria, Firenze, si unisce la consapevolezza della grazia futura, una volta che il cammino oltremondano vedrà il proprio compimento. Sì perché in fondo il viaggio del poeta attraverso i tre regni, non è altro che la metafora del pellegrinaggio concepito come passaggio da una condizione di esilio e di traviamento morale fino al raggiungimento della patria celeste. Lo dimostra il fatto che la definizione «novo peregrin» (v.4), interpretata solitamente come un riferimento al pellegrino neofita e non esperto di cammino, allude piuttosto alla renovatio cui è connessa l’esperienza del pellegrinaggio, inteso come itinerario penitenziale. Non a caso l'immagine introduce l’ingresso di Dante nel Purgatorio, regno di espiazione e quindi redenzione.


Autore testo e foto: Sara Baldini Sara Baldini - Visite guidate in Romagna


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